Zapier, una piattaforma leader nell’automazione dei workflow, ha recentemente fatto il suo ingresso nel mondo dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) con il lancio di un nuovo tool rivoluzionario. L’intelligenza artificiale generativa rappresenta un’evoluzione entusiasmante dell’automazione, in cui l’IA non si limita a eseguire compiti predefiniti, ma è in grado di creare contenuti e dati nuovi, aprendo infinite possibilità per ottimizzare e rivoluzionare i processi aziendali.
Il tool Zapier per la GenAI permette di sfruttare questa tecnologia all’avanguardia per automatizzare attività complesse come la scrittura di testi, la creazione di immagini e la traduzione di lingue. Il tutto con un’interfaccia intuitiva e accessibile anche a chi non ha esperienza di programmazione.
In questo articolo, condividerò la mia esperienza con il tool Zapier per la GenAI, illustrando i vantaggi che ho potuto ottenere testandolo in prima persona con uno specifico caso d’uso reale, approfondendo le potenzialità di questa tecnologia e le sue implicazioni per il futuro dell’automazione, fornendovi una panoramica completa di questo strumento innovativo.
Sommario
Zapier, una panoramica
Cerchiamo, innanzitutto, di chiarire cosa sia Zapier. Si tratta di un tool in grado di automatizzare (e quindi ottimizzare) una marea di workflow quotidiani. Interessante e azzeccato il loro slogan:
Oggi è un gran giorno per automatizzare i tuoi: leads, campagne di marketing, app data, tickets e incident, supporto clienti, onboarding di dipendenti, post social, progetti, vendite,…
Home page di zapier.com
E’ davvero impressionante la mole di cose che questo tool promette di fare. E’ in grado di integrarsi, infatti, con oltre 6000 app, con il fine ultimo di automatizzare i nostri processi quotidiani.
La semplicità alla base di Zapier
Tutto parte da un concetto estremamente semplice. La maggior parte delle nostre attività quotidiane è rappresentata da routine ripetitive di azioni in cui il valore aggiunto che diamo è scarso, se non nullo. In più si tratta comunque di attività “time consuming”.
Il risultato è quello, quindi, di spendere una considerevole parte del nostro tempo a compiere azioni a cui non apportiamo alcun valore… o comunque scarso valore.
Zapier ci aiuta proprio a ridurre questo spreco di tempo ed energie.
Il funzionamento
Il funzionamento del tool è molto semplice. Si tratta di scomporre il nostro workflow in semplici steps. Una volta individuati questi step, non serve altro che costruire quelle che all’interno di Zapier prendono il nome di “ricette“.
Proprio come una ricetta di cucina ci spiega, passo dopo passo, come ottenere un piatto da servire a tavola, allo stesso modo una ricetta di Zapier rende automatici tutti i passaggi inseriti nella ricetta.
Due sono gli elementi base di ogni ricetta: i trigger e le action.
Trigger
Un trigger è un evento che scatena una action. Può essere pressoché qualsiasi cosa: una data in un calendario, un nuovo record inserito in una Google Form o l’aggiornamento di un record, il ricevimento di una mail,…
Action
Rappresenta quella parte del vostro workflow che viene automatizzata. Anche in questo caso, gli esempi sono infiniti: l’inserimento di dati in una form, l’upload di file su Google Drive, la pubblicazione di un post su un blog,…
Le ricette, dette anche Zaps, sono appunto alla base del funzionamento di Zapier, ma non finisce certo qui.
Funzionalità aggiuntive
Se andiamo oltre le funzioni di base, Zapier propone tre nuove funzionalità incredibili: Tables, Interfaces e AI chatbots.
Tables
Rappresentano l’evoluzione, o meglio l’upgrade (per usare le loro parole) dei nostri database. Possiamo caricare in piattaforma un nostro database con un semplice file .csv e automatizzarne tutte le operazioni di gestione dei dati al suo interno. Alcuni casi d’uso proposti sono i processi approvativi o la raccolta di dati di marketing.
A prima vista ci potremmo chiedere che cosa ci fornisce in più rispetto a un normale foglio di calcolo. I vantaggi in questo caso sono rappresentati dalla possibilità di:
- interagire con i dati in altre app;
- editare i dati, senza con questo interrompere il flusso di lavoro;
- avere un controllo completo su ogni passo del flusso di lavoro;
- ultimo, ma non da meno, un’unica piattaforma per automatizzare il workflow.
Interfaces
Grazie a questa funzionalità, costruire form customizzate, pagine web o anche delle vere e proprie app, basate sull’automazione allo scopo di semplificare il lavoro quotidiano, diventa un gioco da ragazzi. L’approccio infatti è il classico “no-coding”, accessibile a chiunque, anche senza competenze specifiche di programmazione.
AI Chatbots
Anche in questo caso, con un approccio “no-coding” risulta estremamente semplice costruire chatbot intelligenti in grado di rispondere a domande, risolvere problemi o alimentare i leads, liberandoci tempo da dedicare a quelle attività in cui possiamo apportare valore.
I costi
Anche in questo caso, come nella stragrande maggioranza delle applicazioni che stanno sorgendo in questo periodo legate all’Intelligenza Artificiale generativa, è possibile non solo sperimentare, ma anche usare il tool in maniera completamente gratuita.
Possiamo usare un Google Account, o anche una mail, aziendale o personale, per registrarci. Inizia ora un periodo di 14 giorni di prova in cui potremo testare in maniera gratuita tutte le funzionalità di questo tool eccezionale. Al termine di questo periodo, decideremo se sottoscrivere un abbonamento o meno. Esistono diversi piani al riguardo.
Quello base, gratuito per sempre, prevede un numero illimitato di ricette, o Zaps. L’unico limite è che ogni ricetta non può avere più di due elementi, vale a dire: un trigger e una action.
Per un uso professionale, ci sono diversi piani che partono da una cifra di poco meno di venti euro al mese (se fatturati su base annuale).
Dipende a questo punto dall’uso che ne vorrete fare. Venti euro al mese non sono certamente pochi, ma è necessario valutarli in confronto ai tempi e costi che queste automazioni ci consentono di risparmiare. Ottimizzare e automatizzare un processo può portare a risparmi molto più grandi di queste cifre.
La nostra prova
Prima di lasciarvi, vi voglio raccontare la nostra prova sul campo di questo tool.
Abbiamo creato una semplicissima ricetta in cui il trigger è rappresentato dall’inserimento di un nuovo record in una Google Form. Abbiamo quindi realizzato una form con una serie di campi che può essere compilata anche da uno smartphone. I dati di questa form provengono da un alert di Google stesso a tema “notizie sull’argomento GenAI” che ricevo regolarmente sulla mia mail.
Questi dati sono l’URL della notizia, la data, la fonte, il titolo, i tag,…
Una volta fatto il submit della form, interviene la action che prende questi dati e crea un post sul mio sito realizzato con WordPress. Nella definizione della action abbiamo la possibilità di customizzare ogni aspetto del post che stiamo creando: il testo, il titolo, la categoria, i tag, eventuali link,… prendendo ovviamente tutte queste informazioni dai valori inseriti nel form.
Proviamo a fare due conti.
Lo studio e la realizzazione di Google Form e Zaps ha richiesto un paio d’ore. Ero un neofita e quindi stavo sperimentando. Normale che una volta che abbiamo assunto maggior dimestichezza con il tool, la produttività è destinata ad aumentare inesorabilmente. Il tool è veramente intuitivo.
Prima di usare questo tool, realizzare un post di questo tipo mi portava via pochi minuti, diciamo 5 minuti. Consideriamo che si tratta di post non complessi, ma che rappresentano un rimando alla notizia riportata su un altro sito. Sono, per inciso, i post che riguardano la Rassegna Stampa del mio sito.
Grazie all’automazione introdotta con Zapier, produrre lo stesso post si riduce a compilare una Google Form: 30 secondi!
Il caso d’uso che vi ho illustrato è estremamente semplice, ma vi dà già un’idea delle potenzialità che questo tool è in grado di offrire. Non vi resta che registrarvi e provare. Ve ne innamorerete: ne sono certo!
Ovviamente, ogni post riporta il disclaimer che è stato generato grazie all’Intelligenza Artificiale. Siamo convinti delle enormi potenzialità della AI, ma occorre sempre agire con responsabilità e mettere in evidenza sempre cosa è generato da un essere umano e cosa da una GenAI.
Conclusioni e spunti
In questo articolo, che fa parte delle nostre prove sul campo, abbiamo esplorato le potenzialità di Zapier, una piattaforma rivoluzionaria per l’automazione dei workflow. Abbiamo visto come Zapier può essere utilizzato per automatizzare una vasta gamma di attività, dalla scrittura di testi, come nella prova descritta, alla creazione di immagini e alla traduzione di lingue.
La nostra prova sul campo ha dimostrato che Zapier è uno strumento intuitivo e potente che può far risparmiare tempo e denaro. Nel nostro caso specifico, siamo stati in grado di ridurre il tempo necessario per creare un post sul nostro blog da 5 minuti a 30 secondi.
Le potenzialità di Zapier sono davvero infinite. Con un po’ di creatività, è possibile utilizzare questo strumento per automatizzare qualsiasi processo aziendale, liberando tempo prezioso per dedicarsi ad attività più strategiche. L’invito è, quindi, quello di sperimentare direttamente le sue numerose funzionalità.
Continuate a seguire il mio blog per scoprire nuovi tool e tecnologie che possono aiutarvi a migliorare la vostra produttività e il vostro business.
Non dimenticate di lasciare un commento qui sotto per condividere le vostre esperienze con Zapier. Sono sempre interessato a conoscere nuove idee e suggerimenti.